In data odierna abbiamo incontrato i nostri Colleghi e Soci ucraini e moldavi in una discussione aperta a tutti i Soci ALDA; una iniziativa che ci ha permesso di ascoltare direttamente quanto accade.
"Sono 100 le bombe sganciate sulle città, ogni giorno, incendi ovunque, mancanza di elettricità, corpi morti in decomposizione per le strade, mancano farmaci, i russi colpiscono le zone residenziali, a Mariupool sono rimasti in 120.000 da 500.000 abitanti, i Russi bloccano i civili che scappano, li sottopongono a interrogatorio, vengono deportati in Russia, stanno distruggendo città e persone"
Sono questi i fatti ed a parere mio è necessario che si indaghi approfonditamente sul possibile genocidio in corso. Nella Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (1948), per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religiose, come tale:
a) uccisione di membri del gruppo;
b) lesioni gravi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo;
c) il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale;
d) misure miranti a impedire nascite all'interno del gruppo;
e) trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro.
Dopo aver ascoltato con interesse diversi interventi interessanti da parte di altri colleghi presenti, ho potuto prendere la parola informando i partecipanti che sono a lavoro per promuovere e costruire unità di coordinamento solidale sia a livello locale che nazionale, affinchè possiamo essere più efficienti ed efficaci nel supporto ai cittadini colpiti e verso la notevole estensione delle conseguenze devastanti di questa terribile guerra.
Nell'intervento ho citato il Prof. #AldoBonomi ed il concetto di "comunità di cura larga e operosa" [1] a cui mi sono ispirato nel proporre in queste settimane le unità di coordinamento solidali locali e nazionali.
Ho ringraziato fortemente i nostri concittadini ucraini per il grande coraggio, per i valori europei che esprimono e difendono, per i sentimenti di libertà, resistenza, fratellanza che stanno insegnando al mondo. Ho sottolineato che Napoli e Odessa sono città storicamente molto vicine, la stessa canzone "O sole mio" sarebbe il sole di Odessa.[2]
Noi cittadini europei abbiamo tutti il dovere di aiutare i nostri concittadini; ALDA - European Association for Local Democracy ed i Suoi membri sono al lavoro dai primi giorni [3]; Le cose che vanno tra questi.[4]
Asciughiamo le nostre lacrime lavorando sodo, neutralizziamo la nostra sensazione di impotenza costruendo attività civiche di supporto a chi ne ha bisogno, trasformiamo la rabbia in viva speranza di un futuro migliore.
Attiviamoci civicamente affinchè l'ONU e le organizzazioni internazionali abbiano più strumenti efficaci contro la guerra, contro le guerre, contro i crimini umanitari, a favore dell'integrazione, della pace e della prosperità tra i popoli.
Ogni guerra, ogni crimine umanitario, ogni violenza che avviene in ogni angolo del mondo riguarda tutti e tutti ne siamo corresponsabili, conniventi se non agiamo.
Abbiamo il dovere di agire, entro i nostri limiti, con forza e determinazione.
Napoli, 19 aprile 2022 Mirko Marangione
Note:
https://www.ilsole24ore.com/art/comunita-cura-larga-contro-paure-e-solitudini-ADifHWe