Il Terzo Settore nell’era dell’Automazione: la nuova infrastruttura umana a partire dal XXI secolo

Introduzione L’umanità sta entrando in una fase storica nuova, caratterizzata da robotica avanzata, automazione diffusa e intelligenze artificiali sempre più autonome. Nei prossimi anni una parte rilevante del lavoro umano potrebbe essere sostituita da sistemi automatizzati. Davanti a questo scenario, il Terzo Settore non sarà un attore accessorio: sarà il pilastro su cui ricostruire il ruolo sociale, il senso comunitario e la dignità economica delle persone. Per questo il Terzo Settore avrà un compito storico. Dovrà diventare la grande infrastruttura umana capace di accogliere chi verrà escluso dal mercato del lavoro tradizionale: offrendo dignità economica, opportunità reali, formazione continua e soprattutto una comunità. Il nostro dovere, nel terzo settore mondiale, è prepararci da subito e correre più veloci del progresso tecnologico (che già corre velocissimo). Ci troveremo a trasformare l'evoluzione tecnologica in un progresso umano condiviso. La Rivoluzione copernicana Te...

Il grande amore.


 Piú rinfresco gli studi di Storia, piú mi accorgo di quanto la storia sia ancora attuale. De Gasperi guidó in modo eccellente un Paese in macerie, un Paese liberato ma vinto, un Paese che si trovó a dover accettare diktat degli Alleati mentre perdeva territori importanti. Tuttavia riuscí a mantenere Trieste in Italia e insieme ad essa il territorio dell'Aurisina, che, dall'amministrazione militare anglo-americana, passò poi all'Italia. 

 Ieri come oggi l'Italia è ancora un Paese stretto e dipendente dalle potenze internazionali. Un Paese ancora profondamente indebitato ma che ha una speranza, una speranza Blu con 12 stelle. 

Gli Stati Uniti d'Europa potrebbero mettere una fine alla dipendenza estera che, democratici a parte, sembra essere ancora molto forte. Gli Stati Uniti d'Europa potrebbero donare a noi Europei una forza che viene da casa nostra, e non dall'Estero a caro prezzo, una forza che avrebbe come conseguenza un'importante prosperità delle Nazioni Unite Europee. 

 Non so quando riusciremo a vedere la luce della nuova alba europea in una Costituzione ma certamente, cosí come l'Italia fu unita, anche l'Europa si sposerà e solo allora le nostre terre suoneranno ricchezza e democrazia intonando la Nona sinfonia di Beethoven, tutta la notte. 

 Notti di letture storiche alimentano il desiderio di continuare a studiare anche nei prossimi anni, come se gli studi giuridici diurni non bastassero a darmi luce negli occhi. Mi appresto a conseguire la laurea tanto desiderata e amata e chissà, dunque, se si tratterà di una pergamena Traguardo oppure di una base solida e coraggiosa di inizio. 

 È questo il secolo in cui ho sempre sognato vivere. È un sentimento quello che ho dentro.

Con gratitudine,
Mirko Marangione