Il Terzo Settore nell’era dell’Automazione: la nuova infrastruttura umana a partire dal XXI secolo

Introduzione L’umanità sta entrando in una fase storica nuova, caratterizzata da robotica avanzata, automazione diffusa e intelligenze artificiali sempre più autonome. Nei prossimi anni una parte rilevante del lavoro umano potrebbe essere sostituita da sistemi automatizzati. Davanti a questo scenario, il Terzo Settore non sarà un attore accessorio: sarà il pilastro su cui ricostruire il ruolo sociale, il senso comunitario e la dignità economica delle persone. Per questo il Terzo Settore avrà un compito storico. Dovrà diventare la grande infrastruttura umana capace di accogliere chi verrà escluso dal mercato del lavoro tradizionale: offrendo dignità economica, opportunità reali, formazione continua e soprattutto una comunità. Il nostro dovere, nel terzo settore mondiale, è prepararci da subito e correre più veloci del progresso tecnologico (che già corre velocissimo). Ci troveremo a trasformare l'evoluzione tecnologica in un progresso umano condiviso. La Rivoluzione copernicana Te...

Trent'anni e poi sentirli!


Immagine dal web


Non va bene decidere di andare a correre perchè fa bene alla salute, mangiare biologico perchè riduce le tossine nel sangue, variare la dieta perchè riduce le controindicazioni da intolleranze alimentari, bere molta acqua perchè un corpo idratato è un corpo sano, dormire dalle 7 alle 9 ore a notte perchè il sonno è fondamentale per il ricambio cellulare oltre che per sentirsi più carichi, lucidi e riposati durante il giorno.

Non va bene perchè così facendo siamo diventati la generazione ipocondriaca, ansiosa e "panicotica" per eccellenza e pochi, molto pochi, lo ammettono.

Bisogna tornare a correre perché ci piace correre, mangiare bene perché ci si sente più forti, bere perché abbiamo sete, mangiare perché abbiamo fame, dormire perché abbiamo sonno e nulla di meglio da fare e quando abbiamo qualcosa di meglio da fare che il sonno aspetti!

E' una prigione in cui le generazioni '70 '80 si sono infilati e non ne escono con facilità.

Immaginiamoci a 60 anni. Credete che la vita a 60 anni sia meno interessante? Assolutamente sbagliato! La vita è sempre interessante perché la percezione della vita è nella nostra testa e può essere una schifezza a 10 anni, a 20 anni come a 80 anni. Non riguarda l'età ma la nostra percezione e capacità a crearla interessante.

Vivere nella paura è interessante? No, cosi' come vivere nell'incoscienza non lo è. Certo.

Allora un buon risultato potrebbe essere quello di interrompere un circolo vizioso presente laddove sia assolutamente inutile e ragionevolmente possiamo capire dove è utile e dove non lo è affatto:

Iniziamo ad andare a correre perchè ci piace (come 10 anni fa), a mangiare pulito perchè ci fa stare bene (e risultiamo anche più attraenti), a bere perchè abbiamo sete (e beviamo dalla bottiglia), a fare tardi la notte nei weekend, ad amare la vita.

Rigettiamo ciò che nuoce, certo, viviamo la nostra vita con ragionevolezza, certo, stiamo attenti ai principi del vivere sano, certo, ma non tappiamoci il naso dall'ossigeno per non rischiare di respirare anche smog.

Mirko Marangione