Succede che la competizione è, a mio avviso, un sistema imperfetto e poco produttivo per allocare risorse e assegnare posti di lavoro.
Un retaggio di dono che scende dall'alto e a cui i bisognosi si azzuffano per ottenerlo, non sempre seguendo le regole.
L'art. 97 della costituzione dice: "Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso". La parola concorso deriva dal latino "concursus -us" che significa incontro, (e non scontro).
È bene meditare se si voglia una società coesa e collaborativa, o una società ancora fondata sul contendere e sul contrasto degli interessi e delle idee.
Preferisco l'incontro delle idee e non il loro scontro,
Preferisco un concorso che unisca e non che divida
Preferisco un percorso produttivo di solidarietà e non di solitudine.
Il concetto di scontro agonistico lo lascerei limitatamente alle competizioni sportive.
La civiltà del futuro, per me, è anche questo.
Ciriè, 7 luglio 2019
Mirko Marangione