Il Terzo Settore nell’era dell’Automazione: la nuova infrastruttura umana a partire dal XXI secolo

Introduzione L’umanità sta entrando in una fase storica nuova, caratterizzata da robotica avanzata, automazione diffusa e intelligenze artificiali sempre più autonome. Nei prossimi anni una parte rilevante del lavoro umano potrebbe essere sostituita da sistemi automatizzati. Davanti a questo scenario, il Terzo Settore non sarà un attore accessorio: sarà il pilastro su cui ricostruire il ruolo sociale, il senso comunitario e la dignità economica delle persone. Per questo il Terzo Settore avrà un compito storico. Dovrà diventare la grande infrastruttura umana capace di accogliere chi verrà escluso dal mercato del lavoro tradizionale: offrendo dignità economica, opportunità reali, formazione continua e soprattutto una comunità. Il nostro dovere, nel terzo settore mondiale, è prepararci da subito e correre più veloci del progresso tecnologico (che già corre velocissimo). Ci troveremo a trasformare l'evoluzione tecnologica in un progresso umano condiviso. La Rivoluzione copernicana Te...

Competizione: il suo forte limite alla crescita della società nella sua interezza.


Succede che, al tempo delle competizioni, gli studenti non si aiutano fra loro, i concorsisti non si aiutano tra loro, i sindacati non si aiutano fra loro, negli uffici non ci si aiuta l'un l'altro, ...

Succede che la competizione è, a mio avviso, un sistema imperfetto e poco produttivo per allocare risorse e assegnare posti di lavoro.

Un retaggio di dono che scende dall'alto e a cui i bisognosi si azzuffano per ottenerlo, non sempre seguendo le regole.

L'art. 97 della costituzione dice: "Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso". La parola concorso deriva dal latino "concursus -us" che significa incontro, (e non scontro).

È bene meditare se si voglia una società coesa e collaborativa, o una società ancora fondata sul contendere e sul contrasto degli interessi e delle idee.

Preferisco l'incontro delle idee e non il loro scontro,

Preferisco un concorso che unisca e non che divida

Preferisco un percorso produttivo di solidarietà e non di solitudine.

Il concetto di scontro agonistico lo lascerei limitatamente alle competizioni sportive.

La civiltà del futuro, per me, è anche questo.

Ciriè, 7 luglio 2019
Mirko Marangione