Questa è la positività.

Dopo il buio, la luce arriva sempre, basta restare in piedi, e attendere fiduciosi. Nel frattempo, bisogna impegnarsi a costruire gli attrezzi che serviranno all'alba e nel giorno che verrà. Non importa quanto durerá la notte, importa la luce del giorno, e questa deve essere presente nella mente di ognuno, già nella notte, già prima che si verifichi realmente. La si deve sentire, percepire, assaporare con la creazione intellettiva ed emotiva, quasi sensoriale. Così, saremo anche pronti quando arriverà realmente col primo raggio, e non ci faremo trovare sorpresi, o peggio disabituati, alla bellezza del Sole oramai anche fuori oltre che dentro. Questa è la positività. Mirko Marangione Roma 28 febbraio 2025

Competizione: il suo forte limite alla crescita della società nella sua interezza.


Succede che, al tempo delle competizioni, gli studenti non si aiutano fra loro, i concorsisti non si aiutano tra loro, i sindacati non si aiutano fra loro, negli uffici non ci si aiuta l'un l'altro, ...

Succede che la competizione è, a mio avviso, un sistema imperfetto e poco produttivo per allocare risorse e assegnare posti di lavoro.

Un retaggio di dono che scende dall'alto e a cui i bisognosi si azzuffano per ottenerlo, non sempre seguendo le regole.

L'art. 97 della costituzione dice: "Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso". La parola concorso deriva dal latino "concursus -us" che significa incontro, (e non scontro).

È bene meditare se si voglia una società coesa e collaborativa, o una società ancora fondata sul contendere e sul contrasto degli interessi e delle idee.

Preferisco l'incontro delle idee e non il loro scontro,

Preferisco un concorso che unisca e non che divida

Preferisco un percorso produttivo di solidarietà e non di solitudine.

Il concetto di scontro agonistico lo lascerei limitatamente alle competizioni sportive.

La civiltà del futuro, per me, è anche questo.

Ciriè, 7 luglio 2019
Mirko Marangione