Il Conte di Montecristo di B. August (Ita_fra 2024) - RECENSIONE

  Cari Lettori, ho sentito il dovere di recensire la mini serie TV "Il Conte di Montecristo" di Bille August, (Francia Italia 2024) con Sam Clafin, in quanto il romanzo di Dumas è il mio preferito in assoluto sin dall'infanzia ed in quanto questo programma distribuito in Rai  è un vero capolavoro.  Ciò che mi colpisce particolarmente sono certamente i dialoghi, estremamente espressivi, diretti, sintetici ma non arronzati. Concedono il tempo allo spettatore di entrare in sintonia con lo storytelling, senza mai rompere questo legame. In quanto agli attori, menzione speciale al protagonista Sam Claflin e al suo doppiatore Marco Vivio che hanno fornito una percezione estremamente reale delle emozioni del Conte più amato al mondo. Poche volte si è in grado di arrivare ad "essere" il personaggio che si interpreta, e non solo "rappresentare". La differenza è notevole e Sam Claflin è stato in grado di "essere" il Conte di Montecristo con naturalezza...

Competizione: il suo forte limite alla crescita della società nella sua interezza.


Succede che, al tempo delle competizioni, gli studenti non si aiutano fra loro, i concorsisti non si aiutano tra loro, i sindacati non si aiutano fra loro, negli uffici non ci si aiuta l'un l'altro, ...

Succede che la competizione è, a mio avviso, un sistema imperfetto e poco produttivo per allocare risorse e assegnare posti di lavoro.

Un retaggio di dono che scende dall'alto e a cui i bisognosi si azzuffano per ottenerlo, non sempre seguendo le regole.

L'art. 97 della costituzione dice: "Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso". La parola concorso deriva dal latino "concursus -us" che significa incontro, (e non scontro).

È bene meditare se si voglia una società coesa e collaborativa, o una società ancora fondata sul contendere e sul contrasto degli interessi e delle idee.

Preferisco l'incontro delle idee e non il loro scontro,

Preferisco un concorso che unisca e non che divida

Preferisco un percorso produttivo di solidarietà e non di solitudine.

Il concetto di scontro agonistico lo lascerei limitatamente alle competizioni sportive.

La civiltà del futuro, per me, è anche questo.

Ciriè, 7 luglio 2019
Mirko Marangione