Il Terzo Settore nell’era dell’Automazione: la nuova infrastruttura umana a partire dal XXI secolo

Introduzione L’umanità sta entrando in una fase storica nuova, caratterizzata da robotica avanzata, automazione diffusa e intelligenze artificiali sempre più autonome. Nei prossimi anni una parte rilevante del lavoro umano potrebbe essere sostituita da sistemi automatizzati. Davanti a questo scenario, il Terzo Settore non sarà un attore accessorio: sarà il pilastro su cui ricostruire il ruolo sociale, il senso comunitario e la dignità economica delle persone. Per questo il Terzo Settore avrà un compito storico. Dovrà diventare la grande infrastruttura umana capace di accogliere chi verrà escluso dal mercato del lavoro tradizionale: offrendo dignità economica, opportunità reali, formazione continua e soprattutto una comunità. Il nostro dovere, nel terzo settore mondiale, è prepararci da subito e correre più veloci del progresso tecnologico (che già corre velocissimo). Ci troveremo a trasformare l'evoluzione tecnologica in un progresso umano condiviso. La Rivoluzione copernicana Te...

BOXE - HIC SUNT LEONES


Particolare del murales nella Palestra Sportforma Torino



Mi sono iscritto alla Sportforma Torino - Hic Sunt Leones. Sono tornato alla boxe, anche se, in realtà, non me ne sono mai andato.

La boxe mi ha salvato una volta, mi ha fatto capire che la paura è qualcosa che si può sconfiggere, mi ha dato consapevolezza del mio corpo, mi ha insegnato l'umiltà giù dal ring e il rispetto sopra il ring, mi ha quintuplicato il coraggio nella vita, il coraggio di fare scelte difficili, anche fuori dalle righe convenzionali, mi ha dato amici che capiscono cosa significa lottare silenziosamente senza piangere, nè urlare né odiare, mi ha dato gli occhi della tigre che non sono aggressivi per niente e che mai avevo avuto prima di allora.

Per me è stato bello rivedere il ring, sentire l'odore delle palestre di pugilato, che fino a qualche anno fa, al 2012, era odore di casa.

Ho provato a ritornarci nel 2015 ma ho dovuto lasciare temporaneamente. Poi il trasferimento, poi altre vicissitudini.

Ho pensato, ok, forse devo cambiare sport. Forse è finito il tempo di fasce e guantoni.

Tuttavia non ho smesso di pensare al pugilato neanche per un solo giorno. Ripetevo come un mantra di voler tornare, di volerlo riprendere, di volerlo rivivere, che mi mancava.

A casa mia ho un sacco, 2 guantoni, fasce e un borsone, sempre in vista.

Il legame che ho col pugilato è profondo, interiore e viscerale. Riguarda il mio io che, per essere completo, deve sentire quella puzza di sacco e il rumore dei colpi miei e dei compagni. Deve sentirsi a casa.

Chi sta nelle palestre di pugilato, e ci rimane, ha una battaglia che sta conducendo e, nonostante i fallimenti, si è messo in testa di vincerla.

Mirko Marangione
Torino, 24 ottobre 2019