Il Conte di Montecristo di B. August (Ita_fra 2024) - RECENSIONE

  Cari Lettori, ho sentito il dovere di recensire la mini serie TV "Il Conte di Montecristo" di Bille August, (Francia Italia 2024) con Sam Clafin, in quanto il romanzo di Dumas è il mio preferito in assoluto sin dall'infanzia ed in quanto questo programma distribuito in Rai  è un vero capolavoro.  Ciò che mi colpisce particolarmente sono certamente i dialoghi, estremamente espressivi, diretti, sintetici ma non arronzati. Concedono il tempo allo spettatore di entrare in sintonia con lo storytelling, senza mai rompere questo legame. In quanto agli attori, menzione speciale al protagonista Sam Claflin e al suo doppiatore Marco Vivio che hanno fornito una percezione estremamente reale delle emozioni del Conte più amato al mondo. Poche volte si è in grado di arrivare ad "essere" il personaggio che si interpreta, e non solo "rappresentare". La differenza è notevole e Sam Claflin è stato in grado di "essere" il Conte di Montecristo con naturalezza...

BOXE - HIC SUNT LEONES


Particolare del murales nella Palestra Sportforma Torino



Mi sono iscritto alla Sportforma Torino - Hic Sunt Leones. Sono tornato alla boxe, anche se, in realtà, non me ne sono mai andato.

La boxe mi ha salvato una volta, mi ha fatto capire che la paura è qualcosa che si può sconfiggere, mi ha dato consapevolezza del mio corpo, mi ha insegnato l'umiltà giù dal ring e il rispetto sopra il ring, mi ha quintuplicato il coraggio nella vita, il coraggio di fare scelte difficili, anche fuori dalle righe convenzionali, mi ha dato amici che capiscono cosa significa lottare silenziosamente senza piangere, nè urlare né odiare, mi ha dato gli occhi della tigre che non sono aggressivi per niente e che mai avevo avuto prima di allora.

Per me è stato bello rivedere il ring, sentire l'odore delle palestre di pugilato, che fino a qualche anno fa, al 2012, era odore di casa.

Ho provato a ritornarci nel 2015 ma ho dovuto lasciare temporaneamente. Poi il trasferimento, poi altre vicissitudini.

Ho pensato, ok, forse devo cambiare sport. Forse è finito il tempo di fasce e guantoni.

Tuttavia non ho smesso di pensare al pugilato neanche per un solo giorno. Ripetevo come un mantra di voler tornare, di volerlo riprendere, di volerlo rivivere, che mi mancava.

A casa mia ho un sacco, 2 guantoni, fasce e un borsone, sempre in vista.

Il legame che ho col pugilato è profondo, interiore e viscerale. Riguarda il mio io che, per essere completo, deve sentire quella puzza di sacco e il rumore dei colpi miei e dei compagni. Deve sentirsi a casa.

Chi sta nelle palestre di pugilato, e ci rimane, ha una battaglia che sta conducendo e, nonostante i fallimenti, si è messo in testa di vincerla.

Mirko Marangione
Torino, 24 ottobre 2019