Il Terzo Settore nell’era dell’Automazione: la nuova infrastruttura umana a partire dal XXI secolo

Introduzione L’umanità sta entrando in una fase storica nuova, caratterizzata da robotica avanzata, automazione diffusa e intelligenze artificiali sempre più autonome. Nei prossimi anni una parte rilevante del lavoro umano potrebbe essere sostituita da sistemi automatizzati. Davanti a questo scenario, il Terzo Settore non sarà un attore accessorio: sarà il pilastro su cui ricostruire il ruolo sociale, il senso comunitario e la dignità economica delle persone. Per questo il Terzo Settore avrà un compito storico. Dovrà diventare la grande infrastruttura umana capace di accogliere chi verrà escluso dal mercato del lavoro tradizionale: offrendo dignità economica, opportunità reali, formazione continua e soprattutto una comunità. Il nostro dovere, nel terzo settore mondiale, è prepararci da subito e correre più veloci del progresso tecnologico (che già corre velocissimo). Ci troveremo a trasformare l'evoluzione tecnologica in un progresso umano condiviso. La Rivoluzione copernicana Te...

Con la mia Lettera 22



Con la mia Lettera 22


Sono tante le battaglie che sto conducendo, e credo proprio che alla fine riuscirò a spuntarla, lasciando sorpresi alcuni scettici e felici chi sa cosa sto portando avanti.

Tuttavia, nonostante la mia testa sia completamente impegnata su diversi fronti, il tempo per uno studio approfondito in un nuovo saggio, questa volta sul #Terzosettore, lo trovo, di notte, come tempo libero, 60 minuti al giorno.

Il saggio  assumerà, probabilmente, i caratteri di un manifesto giuridico, ovvero, una rappresentazione delle trasformazioni che stanno avvenendo nel campo non profit e negli ambiti affini.

Sento di scriverne perché queste trasformazioni mi hanno commosso, mi hanno entusiasmato, mi hanno fatto vedere la #luce in un futuro che sembra essere avvilente per moltissimi di noi, classe '70/'80/'90, che vivono nella parvenza di un benessere solo grazie a sacrifici della famiglia di appartenenza e, a volte, a integrazioni e rimborsi di fortuna.

Queste generazioni mantengono schiena dritta e dignità, credono ancora nell' importanza dello studio universitario, delle specializzazioni, degli approfondimenti nei convegni ad hoc, del futuro costruito senza alcuna raccomandazione. Credono ancora al mito del self made man e all'opportunità che arriva per merito, e non per un favoritismo di basso profilo.

L' #ottimista del nuovo millennio è la persona che fa della resilienza un valore, che fa sport per abbassare i livelli di stress, e mentre resiste in qualche modo alle pressioni che arrivano da ogni parte, cerca e forgia una via d'uscita che abbia valore universale (e non solo per sé stesso) consapevole del fatto che ogni tempo ha le sue svolte, anche i tempi più difficili.

Ebbene, io l'ho trovata e la voglio raccontare, oltre che metterla in pratica.

Alcuni di voi sanno che sarebbe la seconda volta che mi cimento in un lavoro di saggistica. La prima volta affrontai la riforma costituzionale del 2016 scrivendo un mini-saggio di 50 pagine, in un pdf libero.

Questa volta ho deciso che lo pubblicherò con un editore e, parte dei proventi, saranno destinati all'associazione non profit Le cose che vanno International ed i suoi progetti, tra cui i Villaggi Cinofili Ricreativi: un progetto che darà dignità ai nostri amici animali e moltissimo #lavoro a migliaia di persone di tutte le età.

Costruiremo bellezza. Il futuro è arrivato.

Mirko Marangione
Torino, 9 novembre 2019