Due soli in cielo



Senza di te, sarei caduto talmente tante volte che avrei creato un solco, forse, a forma di vulcano, come spesso si dice di me, vulcanico, ma alla fine sappiamo, che l'energia non è sempre, non è per sempre.

E sempre alla fine, di due occhi lucidi, si sa, che non è mai una vera fine. Cosa è la fine? Di un sogno? Ci sarà un'altra notte. Di un desiderio? Ci sarà un altro giorno. Di un futuro roseo? Arriveremo al giusto luogo, ove far fiorire il nostro giardino e la provvidenza farà il suo operoso lavoro.

Ed allora, ancora una volta, quando tutto sembra scomparire, quando tutti gli sforzi sembrano essere stati vani, quando anche un pugile combattente come me sente l'odore del tappeto, arriva un seme di speranza.

E così accade, a centinaia di migliaia di uomini e donne del pianeta.

È sempre così. È la magia della provvidenza e di chi la manovra. È la magia delle mani, che rifiutano di cadere insieme alla mente, e agiscono.

Certo lo sappiamo anche questo, non tutto ciò che ci sembra bello e perfetto, poi si è rivelato tale.

Ma cosa importa se è vuoto? Cosa importa se non è quello che avevamo immaginato?

È pur un segno, è pur qualcosa, è pur un motivo per continuare a sperare che la vita sia fatta anche di giorni, dall'animo leggero.

E che arriverà il tempo di volare senz'ali e sostenere chi gattona, e si appresta a diventare un uomo.

Mirko Marangione
Cirié, 1 Febbraio 2020