Il Conte di Montecristo di B. August (Ita_fra 2024) - RECENSIONE

  Cari Lettori, ho sentito il dovere di recensire la mini serie TV "Il Conte di Montecristo" di Bille August, (Francia Italia 2024) con Sam Clafin, in quanto il romanzo di Dumas è il mio preferito in assoluto sin dall'infanzia ed in quanto questo programma distribuito in Rai  è un vero capolavoro.  Ciò che mi colpisce particolarmente sono certamente i dialoghi, estremamente espressivi, diretti, sintetici ma non arronzati. Concedono il tempo allo spettatore di entrare in sintonia con lo storytelling, senza mai rompere questo legame. In quanto agli attori, menzione speciale al protagonista Sam Claflin e al suo doppiatore Marco Vivio che hanno fornito una percezione estremamente reale delle emozioni del Conte più amato al mondo. Poche volte si è in grado di arrivare ad "essere" il personaggio che si interpreta, e non solo "rappresentare". La differenza è notevole e Sam Claflin è stato in grado di "essere" il Conte di Montecristo con naturalezza...

Identità poliedrica e policulturale



Anno di importanti evoluzioni e cambiamenti. Di rientri e progetti. Di bei ricordi e prospettive coraggiose. Per me non è per niente un anno qualsiasi, ma è un anno veramente molto importante.

Forse più importante di quando, da ragazzo, decisi di andare a vivere a Roma. E rimasi in piedi, nonostante tutto.

Forse più importante di quando decisi di andare a vivere a Napoli. E ricominciare da zero a 30 anni.

Forse più importante di quando decidemmo di andare a vivere a Torino e capire da vicino com'è vivere al confine, com'è vivere più verso il centro d'Europa.

Il punto è che mi sono accorto che ovunque sono stato ho lasciato un forte sentimento quando ho trovato bellezza.

Ormai ho capito bene chi sono e, questo capirsi bene, mi sembra l' inizio.

So che non lascerò veramente nessun posto in cui ho trovato, negli occhi delle persone conosciute, umiltà, determinazione, bontà, lealtà, voglia di riscatto, ed irrequietudine, forse la mia stessa irrequietudine, per la costante ricerca di un modo per migliorare la vita di molti.

So che avrò sempre una identità poliedrica e policulturale.

Mi sento, dunque, non un cittadino senza patria, non un cittadino senza meta, ma un cittadino ricco di patrie e di mete.

Cos'è la meta se non un desiderio?

Cos'è la patria se non un sentimento?

Mirko Marangione
18 febbraio 2020

Ti sei chiesto chi sono e cosa faccio? Ecco la mia biografia