Buon 71° Anniversario al nostro Consiglio d'Europa



Ho creato questo motivo per festeggiare il 71° anniversario del Consiglio D'Europa.

Ma cosa è il Consiglio d'Europa?
 
La prima cosa che non si deve fare è confonderlo con gli organi dell'Unione europea. Il Consiglio d'Europa nasce molto tempo prima: si può dire che è il Padre dell'Unione europea in quanto è il primo gradino dell'integrazione europea avvenuto nel 1949, come assumerete, subito dopo la fine della tragica II guerra mondiale. 

Tra i Padri Fondatori Winston Churchill, Robert Shuman, Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer. E' una pietra miliare della storia del nostro continente, è il Grande Passo di Pace dopo le Grandi Guerre. E' il più vasto processo di integrazione europea mai intrapreso nella storia d'Europa dai popoli antichi ad oggi.

Dopo queste premesse, entriamo nel Palazzo D'Europa di Strasburgo e vediamo di cosa si occupa nello specifico.



Il CoE, fondato il 5 maggio 1949 mediante il Trattato di Londra, si occupa di garantire il primato del diritto, i diritti dell'uomo, la democrazia, l'integrazione europea. Un tipo di integrazione che non mira ad una omogeneizzazione delle diverse culture confluedole in una sola, ma, anzi, mira alla valorizzazione ed alla tutela delle diversità culturali. La diversità culturale è un bene, è una ricchezza per l'integrazione del popolo europeo. 

Oggi consta di 47 Stati membri e dal terzo vertice tenutosi a Varsavia nel 2005 oltre a promuovere i valori comuni della democrazia, diritti dell'uomo, stato di diritto, si occupa di promuovere e rafforzare la cooperazione internazionale, combattere il terrorismo, il traffico di esseri umani, il crimine organizzato.

Le Istituzioni del Consiglio d'Europa sono:


Di seguito riporto il discorso della Segretario Generale del CoE Marija Pejčinović Burić:

“In questa Giornata dell’Europa, il pensiero di noi tutti è rivolto all’impatto della pandemia da COVID-19 nel nostro continente e in tutto il mondo.

Ognuno di noi è stato toccato dalla crisi, ma la nostra solidarietà va a coloro che hanno perso amici e persone care.

A livello istituzionale, cerchiamo di fare ciò che è giusto, opportuno e nelle nostre possibilità per aiutare la ripresa dell’Europa.

Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea hanno ruoli e responsabilità diversi ma, in quanto membri della stessa famiglia europea, abbiamo molto in comune.

Quando si tratta di Coronavirus – e in ogni ambito – abbiamo la comune convinzione che le risposte ai nostri problemi debbano essere basate sui nostri valori fondamentali: i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.

È su questa base che troveremo maggiore unità in Europa, anche e soprattutto nei momenti di avversità.

Più in generale, e poiché condividiamo questa visione, oggi continuiamo a collaborare in molte aree e attraverso una serie di programmi congiunti, finanziati in gran parte dall’UE e gestiti a livello operativo dal Consiglio d’Europa.

Attraverso questi programmi, lavoriamo insieme per combattere la corruzione, rafforzare la giustizia, proteggere le minoranze e molto altro ancora, in tutto il nostro continente.

Questa Giornata dell’Europa ricorre inoltre in un anno di importanti anniversari per entrambe le organizzazioni.

Il 9 maggio segna il 70esimo anniversario della Dichiarazione Schuman.

E il 5 maggio, quando il Consiglio d’Europa celebra la firma del Trattato di Londra nel 1949 e la nascita dell’organizzazione, penseremo anche ai 70 anni trascorsi dall’apertura alla firma della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Questo documento, che sancisce i diritti fondamentali di cui gode ogni europeo, ha trasformato la vita nel nostro continente.

Ha modificato, migliorato e anche salvato vite e ha dimostrato il suo valore in quanto pietra angolare per entrambe le nostre organizzazioni.

Pertanto, in questa Giornata dell’Europa, rifletterò non solo sui gravi problemi che affrontiamo, ma anche sul nostro patrimonio comune, sui nostri valori comuni e sulla comune determinazione a superare la crisi attuale e collaborare per maggiore forza e unità negli anni a venire”.







La Corte europea dei diritti dell'uomo fa parte delle Istituzioni del Consiglio D'Europa. E' probabilmente l'Istituzione maggiormente conosciuta dai cittadini europei per i diversi diritti ottenuti dai cittadini nei Paesi membri grazie alle sue sentenze. E' un tribunale internazionale istituito nel 1959. Regola sull'individuo o domande statali relative a violazioni del diritto civile e diritti politici stabiliti nella Convenzione europea dei Diritti umani. Assicura il rispetto da parte degli Stati Membri della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. 
Dal 1998 è sede di un tribunale a tempo pieno e i singoli individui possono riccorrervi direttamente.
In quasi cinquant'anni la Corte ha emesso di più di 10.000 sentenze. Questi sono vincolanti per i paesi interessati e hanno portato i governi a
modificare la propria legislazione e prassi amministrativa in una vasta gamma di aree. La giurisprudenza della Corte è un potente strumento vivente per il consolidamento dello stato di diritto e della democrazia in Europa.
La Corte ha sede a Strasburgo nel bellissimo edificio progettato dall'architetto britannico Lord Richard Rogers nel 1994. Da qui, la Corte monitora il rispetto
dei diritti umani di 800 milioni di europei nei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa che hanno ratificato la convenzione.




Il Congresso dei Poteri Locali e Regionali è una Istituzione del Consiglio d'Europa. A mio avviso questa istituzione è estremamente importante perchè rafforza il concetto della vicinanza Diritti dell'Uomo/Cittadino mediante una Istituzione che è composta direttamente da poteri locali i quali sono territorialmente più vicini al cittadino e i quali sono corresponsabili del raggiungimento dello Stato di Diritto, della Democrazia 

Il Congresso è responsabile del rafforzamento della democrazia locale e regionale nei suoi 47 Stati membri e della valutazione dell'applicazione della Carta europea dell'autonomia locale. In quanto voce dei comuni e delle regioni d'Europa, opera per favorire la consultazione e il dialogo politico tra i governi nazionali e gli enti locali e regionali, attraverso la cooperazione con il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa.
Il Congresso è composto da due camere: la Camera dei poteri locali e la Camera delle regioni. Ha 324 rappresentanti e 324 sostituti, tutti nominati per quattro anni, in rappresentanza di oltre 150.000 autorità locali e regionali nei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa. Il lavoro del Congresso è organizzato con tre commissioni: una Commissione di monitoraggio, una Commissione di governance e una Commissione per gli affari correnti.





Sulla base dell' obiettivo di innalzare concretamente i livelli di democrazia locale anche e soprattutto mediante la cittadinanza attiva, nascono le Agenzie di Democrazia Locale e l'ALDA. 
L'ALDA - European Association for Local Democracy fu fondata su impulso del Consiglio d'Europa nel 1999 (50 anni dopo la fondazione del CoE) per coordinare e supportare la rete di agenzie di democrazia locale (ONG autosufficienti e registrate localmente) che agiscono come promotori del buon governo e dell'autogoverno locale. Oggi ALDA è una delle principali parti interessate nel campo della democrazia locale, della cittadinanza attiva e della cooperazione tra le autorità locali e la società civile, riunisce più di 300 membri (tra cui autorità locali, associazioni di autorità locali e organizzazioni della società civile) provenienti da oltre 40 Paesi. ALDA è finanziata tramite quote associative, nonché finanziamenti di progetti dalla Commissione europea, dal Consiglio d'Europa e da altri donatori pubblici e privati.
Presso gli organi decisionali e nelle riunioni principali è regolarmente rappresentato il Congresso dei Poteri Locali e Regionali - CoE. 

L'ALDA è la realizzazione dell'Utopia europea nel tempo presente. ALDA oggi riunisce centinaia di migliaia di persone da oltre 40 Paesi realizzando nell'oggi quel che un giorno sarà l'Europa: una grande comunità di tante culture regionali e locali integrata, vicina, solidale.

Ho conosciuto l'ALDA nel 2017 e dal 2019 l'Associazione Le cose che vanno International, di cui sono Presidente, è membro. Dal 9 marzo 2020 ho avuto l'onore incommensurabile di essere stato scelto come Ambasciatore dell'ALDA. E' una sfida neo nata di cui mi onoro e che appaga il mio forte sentimento pan-europeo e internazionale.

Mirko Marangione
Ciriè 05/05/2020

Leggi il post sul Blog dell'ALDA qui: A TRIBUTE TO SOLIDARITY

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Cosa ho fatto come Ambasciatore dell'ALDA, ad oggi? 








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