UN CLOUD NAZIONALE ITALIANO PROTETTO, DESTINATO ANCHE AL TERZO SETTORE




UN CLOUD NAZIONALE ITALIANO PROTETTO, DESTINATO ANCHE AL TERZO SETTORE.


È questa la soluzione proposta dall'Avv. Stefano Mele, uno dei più autorevoli professionisti in Italia e nel mondo in materia di ICT, Privacy & Cybersecurity Law, per mitigare l'enorme gap in cyber sicurezza in cui orbitano migliaia di organizzazioni non profit che non possono permettersi una adeguata assistenza tecnica relativa alla sicurezza informatica.

Pensate. Milioni di dati sensibili, informazioni spesso riguardanti anche collaborazioni pubblico/privato, senza una adeguata protezione.

È un problema che mi sono sempre posto, e una soluzione non era per niente semplice da trovare.

Lo scorso 20 maggio ho potuto ascoltare preziosi interventi, per me molto formativi, all'intelligence Week, un ciclo di incontri prodotto da V&A - Vento & Associati, nell’ambito del progetto Spazi al Talento (Fabbrica del Vapore, Comune di Milano), in collaborazione con Corte Sconta e Dune Tech Companies. (website: https://i-week.it/) 

Al termine della giornata, in qualità di semplice partecipante, ho inviato il mio intervento in chat condivisa, che di seguito riporto:

"La cyber sicurezza nel Terzo settore sarebbe di difficile applicazione. Parlo dell'esteso tessuto associativo locale che manca di fondi. Allo stesso tempo, il Terzo settore è molto attivo in rete e contiene diversi dati che potrebbero essere sensibili.

La domanda è: potrebbe costituirsi un ramo interno alla agenzia nazionale proposta dall'avv. Stefano Mele che sia dedicata e che dia assistenza al Terzo settore? (Naturalmente, le Reti associative previste dal Codice di Terzo settire farebbero da supporto). Grazie mille"

Stefano, in supporto al mio quesito, ha offerto una risposta partendo anzitutto dal concetto di "sicurezza partecipata".

"Se è vero che tutti quanti siamo un anello della catena della Security, e che un piccolo indebolimento si potrebbe ripercuotere su tutti, allora dobbiamo trovare sicuramente una soluzione anche sul Terzo settore, (sulle piccole e micro imprese,..)."

La proposta, che trae spunto da quanto si sta provando a creare in Germania negli ultimi anni, consiste nel predisporre un CLOUD nazionale italiano dove il governo metterebbe a disposizione uno spazio di infrastruttura per i soggetti più piccoli, garantendo (quanto più possibile) la sicurezza per i loro dati.

Essa non soltanto merita attenzione e apertura da parte delle istituzioni nazionali ed europee, ma anche e soprattutto dagli oltre 6 milioni di cittadini attivi nel Terzo settore in Italia, dagli enti pubblici locali e intermedi, nel principio di Leale cooperazione, Sussidiarietà e cittadinanza attiva, affinché si possano organizzare tavoli di confronto proattivi locali, per discutere di tale problema, a mio avviso urgente, a cui è giunta una possibile soluzione.

In questo processo e nel quadro di tale proposta, io credo che le Reti associative disciplinate dal nuovo codice del Terzo settore potranno offrire un importante contributo.

Ringrazio vivamente le Relatrici, i Relatori e l'organizzazione tutta dell'Intelligence Week: è stato un importante incontro formativo che ho il piacere di condividere, in qualità di attivista nel Terzo settore, affinché possa crescere l'attenzione e l'interesse per questo fondamentale passo di sicurezza da compiere. 

(Diretta integrale pagina Facebook di V&A Vento & Associati. Al minuto 1:35:20 il mio intervento. https://www.facebook.com/Ventoeassociati/videos/138663631638357/)

(Diretta integrale pagina Facebook di Formiche. Al minuto 1:35:00 il mio intervento. https://www.facebook.com/formichenews/videos/219004379749897/) 

Roma, 24 maggio 2021

Mirko Marangione