La lingua del futuro e l'inglese delle emozioni. Errare humanum est.


Me medesimo in attesa di una riunione online, ed alle prese con sfondi virtuali.


E' ragionevole pensare che gli uomini tendano a conservare e proteggere ciò che porta loro emozioni. Questo principio lo utilizzo anche con riferimento al linguaggio ed alla lingua. Le lingue che resisteranno nel futuro saranno quelle che saranno state in grado di dare parole e potenza alle emozioni ed alle esigenze di chi le utilizza.

Commisi un errore nel valutare l'inglese, in una serata tra amici, come una lingua potenzialmente fredda e troppo semplificata per dare parola ai complessi pensieri ed alle complesse emozioni umane.

Mi sbagliavo completamente.

Anzitutto perchè esiste un inglese elevato ed elegante, dunque perchè milioni di canzoni e produzioni artistiche in inglese donano emozioni, ogni giorno, a miliardi di persone, e quelle emozioni proteggeranno la lingua nel tempo.

Mi sono chiesto nei futuri Stati Uniti d'Europa, magari fra 177 anni, quali lingue resisteranno, ma ancora non sono riuscito a trovare una risposta.

La legge europea odierna sposa la tutela di tutte le lingue ufficiali e la tutela di tutte le culture locali, giungendo così a tutelare ogni idioma parlato e ogni cultura praticata.

Decisamente questa è la democrazia che sogno ma ciò non toglie che le lingue si stanno già mescolando tra loro, che l'inglese sia diventata una lingua utilizzata per discutere tra cittadini dell'Ue.

Alla fine arrivo sempre a pensare che la lingua del futuro oggi non esiste ancora, forse nascerà spontaneamente, magari come volgare popolare e sarà un insieme di parole, espressioni e costrutti grammaticali assunti da divrerse lingue, ed a cui i grammatici e gli studiosi d'Europa del tempo che verrà rivolgeranno i loro sforzi, trovandosi a strutturare tale futuro idioma in regole grammaticali adatte ad una scrittura chiara, comprensibile erga omnes, precisa, scientifica.

Peccato essere troppo grandi di età per sperare di vedere il mondo tra 177 anni! 😁😅

#errarehumanumest #jedi #mandalorian


Roma, 28 febbraio 2022

Mirko Marangione